Nello spettro dei colori preferisco il lilla
Ma tu l'hai mai visto giocare un gorilla?
Per conoscere il futuro consulto la Sibilla
Ma tu non l'hai mai visto giocare un gorilla?
Tra due amine gemelle può scoccare la scintilla
L'importante é che quando lo vede lei strilla
Il gorilla che dorme non può fare male
Ma quando si sveglia é come a Natale
Il gorilla che dorme non è un bel vedere
Ma se poi si sveglia
Per un mese non ti potrai più sedere
Io il sabato sera mi faccio fare un soffocone
L'ombelico del mondo l'hai lasciato a Crotone
Come il vento d'estate che soffia può placare le mie voglie
Tranquilo Angel, ci ha già pensato tua moglie
Sul ponte sventola bandiera bianca
Mi sa proprio che il mondo dovrebbe ascoltare il maestro più spesso
Nato nei quartieri di periferia
Io intanto lo spacco poi puoi chiamare la CIA
Il gorilla che dorme non può fare male
Ma quando si sveglia é come a Natale
Il gorilla che dorme non è un bel vedere
Ma se poi si sveglia
Scappiamo scappiamo il gorilla si è svegliato
Come tutte le mattine eri al banco del pesce
Mi hai detto vieni stasera mia moglie esce
É più piccolo del solito ma tranquilla cresce
Ah no scusa era solo cotone mi rincresce
Mi è sembrato di sentire la parola cotone
Non si tratta di un budino ma questo è un bel torrone
Puoi scartarlo tutti i giorni a tuo piacimento
Adesso lascia stare mo’ ti mando a Enzo
Pompami di più
Non lasciarmi qui da sola
Sennò chiamo a Nicola
Lui lo sfiora e fa partir la hola
E dice sempre sì
Se ce la fai tu pompami di più
Mi hai invitato tu stasera
Ma tra noi non c’era
No non c’era la minchia quella vera
Solo cotone c’è
Sembravi il top ma eri un cottonflop
Dici che è cotone io sono Enzo e non penso
Sotto è tutto a posto me l’ha detto anche Papa Innocenzo
Questo è lo standard che abbiamo noi giù in meridione
Mi presento sono Enzo il pistone
Qui si parla solamente di cotone e torrone
Ma questo è ‘azz vero non è un’impressione
Può arrivarti dietro tutto in un momento
Farebbe spaventare pure a Dario Argento
Pompami anche tu
Non lasciarmi più da sola
Sennò chiamo a Nicola
Lui arriva e me lo spara in gola
Saluta e se ne va
Se ce la fai poi pompami anche tu
Tu che parli di spavento
Te ne trovo cento
Che magari mi portano a Sorrento
Allisciami u babà
Caro Franco io ti scrivo da Salerno dopo anni che non ci sei più
Con la morte dentro il cuore io ti parlo dei pensieri della notte mia
Quell'estate giù in Calabria nel settanta con Vincenzo che non scordo più
Un amico indescrivibile un fratello una persona unica
Ma quel giorno di settembre verso sera all'imbrunire è arrivata lei
Ed un brivido di gelo si è formato tra le azioni dei pensieri miei
Ho pensato che il suo culo fosse l'unica ragione per cui vivere
Non pensando che un amico è più importante di due pere seppur splendide
Voglio rivederti guardarti negli occhi e poi parlarti
Con l'anima a pezzi poi spiegarti è tutto pagato sai
Io ti lascio solo un Biancosarti per il resto poi vedrai
Caro Pino qui le cose son cambiate a me
Volevo scriverti tanto tempo fa però sai com'è
Quella volta che ci siamo visti eravamo in Africa
Abbiam bevuto abbiam goduto abbiamo fatto tante cose belle insieme noi
Volevo ancora spiegarti le ragioni della mia
Son cambiato son diventato Franca ormai
Tu lo sai ti voglio bene e tu capirai
Sei una persona molto intelligente Pino
E tu lo sai
Voglio rivederti guardarti negli occhi e poi parlarti
Con l'anima a pezzi poi spiegarti è tutto pagato sai
Io ti lascio solo un Biancosarti per il resto poi vedrai
Voglio rivederti guardarti negli occhi e poi parlarti
Con l'anima a pezzi poi spiegarti è tutto pagato sai
Io ti lascio solo un Biancosarti per il resto poi vedrai
Un Biancosarti
Ciao Franco
Anzi no, addio!
Caro Franco io ti scrivo da Salerno dopo anni che non ci sei più
Con la morte dentro al cuore io ti parlo dei pensieri della notte mia
Quell'estate giù in Calabria nel settanta
Quell'estate giù in Calabria nel settanta
Fate come me
Sto vivendo un'esistenza un po' anormale
Voglio raccontarla un po'
Ho acquistato con fatica un'autoscuola
Ma di allievi non ne ho
Sarà colpa della crisi nazionale
Questo proprio non lo so
Sta di fatto che qua dentro non c'è un cane
Vanno tutti col metrò
Ma il traffico in città e sulla statale
Di sicuro quello c'è
Deve essere qualcosa di speciale
Che dipende da me
Sono stato anche alla motorizzazione
A proporre la questione
Mi ha risposto un vecchio amico di Crotone
Ma perché non torni giù?
Lascia stare questi impegni in settentrione
Di lavoro non ce n'é
Deve essere stu cazz di cognome
Dai facimmuc o' café
Fosse solo il tuo cognome
Basterebbe una vocale
Il problema è proprio il nome
Che accoppiato ci sta male
Non ti devi preoccupare
Giù a Crotone di problemi non ce n'é
Tu sei Guido e Dimmerda è il tuo cognome
Vendi tutto! Ascolta a me
Sono tornado giù a Crotone
Cari amici mi rincresce
Non rilascio più patenti
Ma di notte pesco il pesce
Sono qui sul peschereccio in mezzo al mare
Ma di pesce non ce n'é
E pensare che ho cambiato pure il nome
Ci dev'essere un perché
Caro Guido io te l'ho detto ma più volte
Il problema non è il nome ma il cognome
Tu davi le patenti e i fogli rosa e ti chiamavi Guido Dimmerda
Adesso vai sull'acqua e peschi il pesce e ti chiami Remo Dimmerda
Il problema è il cognome fratello mio
Cioè tu mi vuoi dire che adesso che vai nella Forestale
E ti chiami Ramo Dimmerda?
Non va bene!
Secondo me la soluzione è molto semplice
Dovresti chiamarti un altro nome
Che è molto bello, ascolta a me
Dovresti chiamarti Felice Mastronzo
É bellissimo
Lo so!
C'era un tempo un uomo che parlava del buon senso
Un buon vino si beveva e non c'era alcun dissenso
Il buon senso è una bottiglia da cui tutti si beveva
Anche se con gran rispetto il ragazzo non beveva
Arrivato da lontano un vecchio di buon senso
La bottiglia era di birra che anche i giovani bevevano
Ueh! A quel punto parla il giovane
Che di buono aveva il cuore
E per la pari condizione riempì in parte con la birra e il restante col buon vino
Più nessuno era convinto nel silenzio c'era posto
Dove un piccolo bicchiere sotto il letto era nascosto
Ogni furbo aveva vinto ma chi meno non beveva
E la sete aveva un suono che di grida si riempiva
Ma qui tutti stanno male
C'è bisogno di un dottore
Non importa se di base
Di democrazia si muore
Non mi sembra sia normale
É una risposta innaturale
Forse è meglio indietreggiare
Di democrazia si muore
C'è una cura minerale
Un infuso naturale
É un po' duro da accettare
Di democrazia si muore
Fa un po' il cazzo che ti pare
Resta il dubbio se votare
Tanto nulla può cambiare
Di democrazia si muore
I due vecchi discutevano per domande che aumentavano
Il miscuglio non piaceva le bottiglie invecchiavano
Arrivò un uomo che col vetro per rispondere al dilemma
Non vendeva le bottiglie ma bicchieri a chi gridava
Passò poco che i due vecchi fosse buono il cuore
Si scordarono del senso ormai morto dalla sete
E qui il senso fu comprato tutto quanto fu buttato
Tutti quanti in un bicchiere ogni urlo era affogato
Ma qui tutti stanno male
C'è bisogno di un dottore
Non importa se di base
Di democrazia si muore
Non mi sembra sia normale
É una risposta innaturale
Forse è meglio indietreggiare
Di democrazia si muore
C'è una cura minerale
Un infuso naturale
É un po' duro da accettare
Di democrazia si muore
Fa un po' il cazzo che ti pare
Resta il dubbio se votare
Tanto nulla può cambiare
Di democrazia si muore
Ma che democrazia e democrazia?
Ecco perché Gesù Cristo
É stato condannato
Ecco perché Gesù Cristo
Ecco perché Gesù Cristo
É stato condannato
Ecco perché Gesù Cristo
Eccomi a voi
Ho conosciuto Gesù
Ci siamo parlati 2000 anni fa e mi ha detto
Salvo, quando avrai cinquant'anni
Racconta la verità su di me
Ecco perché Gesù Cristo
É stato condannato
Ecco perché Gesù Cristo
Ecco perché Gesù Cristo
É stato condannato
Ecco perché Gesù Cristo
La verità
Mi prenderò tutte le mie responsabilità
Oggi finalmente
Vi posso raccontare chi era Gesù
Tutti sanno che era figlio di Dio
E probabilmente era così
Ma soprattutto era un uomo
E che uomo!
Un uomo che aiutava la gente
Curava i malati
Ridava la vista ai ciechi
E a qualcuno evidentemente dava fastidio
Molto!
Ecco perché Gesù Cristo
É stato condannato
Ecco perché Gesù Cristo
Ecco perché Gesù Cristo
É stato condannato
Ecco perché Gesù Cristo
E siamo alle solite
I poteri forti
E vi garantisco che c'erano anche allora
Ma secondo voi
Uno che resuscitava i morti
Moltiplicava pani e pesci
Restituiva la vista ai ciechi
E tutto gratis
Poteva passare inosservato?
E quindi
Fatevi due domande
Ascolta fenomeno ti faccio io adesso un paio di domande
La prima
Quanti erano gli apostoli?
12
Quante erano le fatiche di Ercole?
Che te non so neanche se sai chi è Ercole
Che c'hai la quinta elementare teron
12
Quanti sono i mesi dell'anno?
12
Quanti sono gli articoli della Costituzione italiana?
12
Quante sono le ore del giorno?
Sempre 12
Ma vedi che sei veramente ignorante, casso, zio can
Sono 24 non 12
Ma la notte non conta
Fatevele due domande
Penso che dopo aver fatto tutte ste domande
Io non so più che casso dire
Anche te lì con il cappello col ponpon
Damiano lascia perdere che quello lì non capisce un casso
Comunque ragazzi parliamoci chiaro
Io la notte chiavo!